Il 18 settembre uscirà il libro di Jonathan Tropper, “Tutto può cambiare“.
Ho letto in anteprima i primi due capitoli e mi è rimasta la voglia di sapere come va a finire!!!
Il libro in questione parla della vita di Zack e la racconta dal punto di vista del protagonista, con tutti i suoi dubbi e le sue domande sui percorsi alternativi che la vita ci offre. Leggendolo entriamo con naturalezza nel suo mondo e ci sentiamo i compagni silenziosi e invisibili, testimoni dei suoi pensieri.
Senza dubbio è un libro la cui lettura fila veloce come un treno!!!
Vi è mai capitato di pensare a cosa fosse accaduto se l’autobus preso avesse tardato, se avessimo considerato una decisione piuttosto che un’altra, e così via? A me si, e a volte entro pure in un circolo vizioso fino a quando mi impongo di smettere dandomi della pazza!
Certo è che alcuni eventi ci segnano e ci cambiano profondamente, altri semplicemente ci fanno cambiare prospettiva sulle cose illuminando pensieri che facciamo nostri. E’ su questi ultimi che vorrei soffermarmi perché spesso tendiamo a sottovalutare i piccoli eventi che insieme ci fanno essere come siamo. Ed è per tutta una serie di piccoli eventi che oggi mi sento cambiata rispetto a un anno fa. Non scenderò nei particolari che riguardano altri per una forma di cortesia, ma i rapporti con le persone e il loro modo di “vedermi” per me era molto importante. Oggi la mia prospettiva è cambiata, sto cercando di inventare la mia vita raccogliendo quello che ho e chiedendomi sempre cos’è quello che voglio.
Ogni giorno tutto può potenzialmente cambiare se la nostra attenzione si sposta su qualcosa che magari prima non avevamo preso in considerazione. Forse bisogna anche essere preparati e avere voglia di abbracciare questi cambiamenti…